VALUTAZIONE DELL’IMPATTO SOCIALE ED ECONOMICO DEL PROGETTO
Questa linea di attività ha sviluppato un percorso metodologico integrato finalizzato alla valutazione socio-economica della filiera di upcycling delle microfibre tessili in nanodiamanti, assumendo come riferimento i cinque domini interconnessi della sostenibilità (economico, sociale, ambientale, tecnologico e istituzionale, riportati in Figura).

Domini rilevanti per la filiera dell’upcycling di microfibre in nanodiamanti
Il lavoro è partito dalla costruzione di un baseline sistemico, volto a descrivere le condizioni di contesto, le interdipendenze e le variabili chiave che influenzano la fattibilità della filiera. Su tale base, attraverso un processo di co-creazione interdisciplinare, sono stati elaborati scenari plausibili che integrano le dimensioni operative (raccolta, gestione, governance, EPR, filtri, impianti, incentivi e comunicazione) in un quadro coerente con la logica della sostenibilità sistemica. Gli ambiti qualitativi individuati sono stati successivamente tradotti in criteri misurabili, costruendo una griglia di valutazione capace di integrare dati quantitativi e qualitativi provenienti da tre flussi empirici: la consultazione esperta (Metodo Delphi, una tecnica di ricerca qualitativa che raccoglie le opinioni di un gruppo di esperti su un determinato argomento attraverso una serie di questionari anonimi e interattivi), che ha definito la coerenza regolatoria, la fattibilità tecnica e la solidità istituzionale dei modelli; la survey nazionale, che ha misurato accettabilità, fiducia e preferenze dei cittadini in relazione alle diverse modalità di raccolta; e le simulazioni pilota territoriali, che hanno fornito dati economici, gestionali e occupazionali in due contesti locali (Pisa e Treviso). Dall’integrazione di queste evidenze è stata costruita una matrice multicriteriale (MCDA) articolata sui cinque domini, nella quale i criteri sono stati distinti in due categorie: (i) scenario-specifici, che variano in funzione della modalità di raccolta (porta a porta, punto di consegna, spedizione postale); (ii) fissi, che rappresentano condizioni strutturali costanti (ambientale, tecnologico, istituzionale) e non dipendono dalle modalità operative, pur mantenendo propri valori numerici.
La componente ambientale è stata integrata con il flusso informativo proveniente dagli studi sul Life Cycle Assessment, costante e positiva in tutti gli scenari. La matrice finale, basata su criteri normalizzati in scala 1-5 e ponderati secondo pesi derivati dal consenso esperto, ha consentito di elaborare un indice sintetico di sostenibilità complessiva per ciascuna configurazione. I risultati mostrano una sostanziale equivalenza tra gli scenari “porta a porta” e “punto di consegna”, entrambi con punteggio medio di sostenibilità pari a circa 3,7 su 5, mentre la spedizione postale risulta inferiore (≈3,5) per i maggiori costi logistici e la minore efficienza organizzativa. Il punto di consegna emerge come l’opzione più efficiente dal punto di vista economico (ROI più alto), mentre il porta a porta presenta la maggiore accettabilità sociale e il maggior impatto occupazionale. In tutti gli scenari, i benefici ambientali e sanitari risultano costanti e positivi, a conferma del contributo netto della tecnologia alla riduzione della dispersione di microfibre. Le dimensioni tecnologica e istituzionale raggiungono punteggi medio-alti (3,4–3,5 su 5), segnalando la solidità del modello nel lungo periodo. Nel complesso, questi studi evidenziano che la sostenibilità della filiera non dipende da singole variabili, ma dall’equilibrio dinamico tra efficienza economica, inclusione sociale e coerenza istituzionale, su una base tecnologica e ambientale stabile e condivisa.
![]() |
IL GRUPPO DI RICERCA |
|
|
Andrea Appolloni |
||
![]() |
Professore Associato dell'Università di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Management e Diritto, è specializzato in gestione delle operazioni e supply chain sostenibile. Insegna "Operations Management" e "Sustainable Supply Chain Management" e ha esperienza in progetti di ricerca e collaborazioni con aziende e organizzazioni internazionali. |
|
|
Natalia Marzia Gusmerotti |
||
|
Professoressa Associata dell'Università di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Management e Diritto. La sua ricerca è dedicata alla gestione sostenibile, all’economia circolare e all'innovazione dei processi per la sostenibilità, applicati a numerosi settori, tra cui la politica ambientale, la sostenibilità aziendale e la transizione verso modelli di business circolari. |
![]() |
|
|
Sophia de Assis Bombardelli |
||
![]() |
Borsista di ricerca del progetto. Ha conseguito una laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e un Master in Social Studies of the Environment and Sustainability presso l'Instituto Universitario di Lisbona. Ha partecipato a un progetto sull'economia circolare in Portogallo ed è attualmente coinvolta anche in uno sull'economia sociale di livello europeo. |
|



